Di tanto in tanto c’è qualcosa che riesce a rompere la tranquilla pace delle acque immobili dello Stagno di Acqua Cheta. Può essere una foglia portata dal vento, un sassolino colorato lanciato da un bimbo giocherellone, un ramoscello caduto da una pianta, un ranocchio che ha deciso di fare il bagno, una mela fatta rotolare fin lì dai cuccioli della gattina Occhidolci... Non tutte queste cose, però, si comportano nello stesso modo. Alcune, come la foglia o il ramoscello, si fermano sopra l’acqua, timorose di abbandonare l’aria in cui hanno vissuto fino a quel momento. Altre, come il sassolino o il ranocchio, preferiscono invece farsi avvolgere del tutto dalle fresche acque dello stagno e così vanno a fondo, più o meno in fretta. Cosa faranno i petali della margherita? E cosa le piume delle anatre di passaggio?
Giocatori: Due squadre di cinque-dieci giocatori ciascuna. Un conduttore.
Occorrente: Due secchi pieni d’acqua. Una trentina di oggetti diversi, quindici che galleggiano e altrettanti che vanno a fondo.
Preparazione: Le due squadre si schierano una accanto all’altra sulla linea di partenza, ognuna con i propri giocatori disposti in fila indiana. Di fronte ad ogni squadra, dalla parte opposta del campo di gioco, viene posato un secchio pieno d’acqua. I trenta oggetti vengono sparsi per il campo, mescolati tra loro, e il gioco può avere inizio.
Regole: Al “Via!” il primo giocatore di ogni squadra parte, raccoglie un oggetto e lo posa nel proprio secchio. I giocatori della prima squadra devono cercare di raccogliere solo gli oggetti che galleggiano, i loro avversari solo quelli che vanno a fondo. Quando il primo giocatore torna indietro, parte il secondo e così via, fino a quando non ci sono più oggetti in campo. Se, ad un certo punto, un giocatore non trova più nessun oggetto che gli serve (perché pensa che gli oggetti ancora in campo siano tutti della squadra avversaria), ne raccoglie comunque uno, che non mette però nel proprio secchio (sarebbe un errore...), ma consegna al conduttore. Quando non ci sono più oggetti in giro, si controlla il contenuto dei due secchi. Un punto per gli oggetti “giusti” e una penalità per quelli “sbagliati” posati nel proprio secchio.
Vince: La squadra che realizza il punteggio finale (punti meno penalità) più alto.